Decifrando aspetti ancora scarsamente analizzati del pensiero e
dell'opera di Bataille, e portando alla luce alcuni testi finora inediti
(e dei quali si ignorava perfino l'esistenza, come Le Château,
programma per una società utopica), Marina Galletti analizza
l'evoluzione del senso di "comunità" sullo sfondo delle esperienze
vissute da Bataille tra il 1933 e il 1945, anni nei quali egli giunge a
elaborare una visione medita della letteratura. Il libro evidenzia
inoltre la lucidità politica di Georges Bataille, il suo sguardo
radicalmente nuovo, su un nodo portante della storia del ventesimo
secolo: la questione del rapporto tra fascismo e comunismo.
Parte prima. La comunità e il politico fra gli anni Trenta e Quaranta
Parte seconda. Il dopoguerra: la comunità e la letteratura
Appendice I
«Sacré» e «secret» in Bataille e Leiris
Appendice II